GIORNATA DI STUDIO 2019

L’amministrazione dell’emergenza: il caso Genova a un anno dall’evento

 

Profili di responsabilità con riferimento alle concessioni autostradali a seguito del crollo del ponte

di Giuliana Gaudioso, Lucia Minervini e Margherita Esposito,

Intervento pubblicato sulla Rivista Amministrazione in Cammino

 

Il contributo ripercorre le azioni istruttorie e legislative poste in essere per gestire la situazione di emergenza causata del crollo del Ponte Morandi il 14 agosto 2018. L’evento ha avuto un’enorme risonanza mediatica e politica e ha acceso i riflettori sulle possibili ed eventuali responsabilità che nel settore delle concessioni autostradali possono eventualmente essere ascritte agli attori istituzionali e privati a vario titolo coinvolti.

Il 16 agosto 2018, il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti (MIT) ha inviato ad Autostrade per l’Italia (ASPI), una lettera formale di contestazione del “gravissimo inadempimento”, facendo leva su due obbligazioni contrattuali ritenute sussistenti a carico di ASPI: l’obbligo di custodia dei beni concessi, nonché gli obblighi di manutenzione gravanti sul concessionario e necessari per garantire la massima sicurezza agli utenti. In tal modo ha preso avvio il procedimento amministrativo volto ad accertare l’eventuale inadempimento del concessionario, presupposto logico e giuridico necessario per la successiva determinazione in ordine ai poteri che l’Amministrazione può esercitare, ivi compreso quello di revoca.

Sul piano normativo, il D.L. n. 109/2018 (c.d. Decreto Genova) approvato il 28 settembre 2018, ha posto a carico del concessionario del tratto autostradale il pagamento delle somme necessarie ad affrontare gli interventi di ricostruzione. La suddetta legge-provvedimento sembra prevedere un obbligo al risarcimento di un danno che però non è stato dimostrato derivare da effettiva colpa del concessionario. A tal riguardo, nel contributo si dà conto del contenzioso amministrativo che ne è disceso e dei dubbi di costituzionalità del sopracitato Decreto Genova.

Per concludere, si dedicano alcune annotazioni alle possibili conseguenze risarcitorie dell’illecito subito dalle vittime di quel tragico incidente, considerando gli approdi della magistratura amministrativa e quella di legittimità sul tema della “compensatio lucri cum damno”.

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